Monumento: Fortezza di Palmanova - Palmanova - (UD)

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Indirizzo : Palmanova, Udine
Riferimenti:
Sito web: http://www.comune.palmanova.ud.it/
Legge di istituzione: Decreto Presidente della Repubblica - 21 luglio 1960 - n. 972
 
Proprietà:
Descrizione Storico Artistica: nel 1521 la Repubblica di Venezia stipulò con l'Austria il Trattato di Worms, ponendo fine ad una lunga e logorante guerra che era costata alla Serenissima la fortezza di Gradisca (1511). Il Trattato di Worms stabilì dei confini piuttosto anomali, a "macchia di leopardo", con enclavi veneziane situate all'interno dei territori assegnati agli Asburgo e possedimenti austriaci individuati nel cuore del territorio veneziano, determinando una situazione di forte instabilità e ambiguità nei confronti dello storico nemico della Serenissima.
La Repubblica di San Marco era particolarmente vulnerabile lungo il suo delicato confine orientale, e simili sistemazioni non potevano che accrescere la tensione e le rivendicazioni territoriali, in un clima geopolitico reso molto difficile delle incursioni degli Ottomani (1477, 1478) giunti a saccheggiare e incendiare San Vendemiano vicino a Treviso nel 1499. In questo clima di incertezza e di preoccupazione per l'integrità territoriale veneziana, il Senato della Repubblica decise la costruzione di una fortezza, in un punto vicinissimo al confine con gli Asburgo, in una lingua del territorio compreso tra Udine e Marano Lagunare (città fortificate in mano a Venezia) incuneato in territorio austriaco.
Alla realizzazione del progetto prese parte un’equipe di ingegneri, trattatisti, esperti architetti militari facenti capo all'Ufficio Fortificazioni di Venezia, tra i quali il soprintendente generale Giulio Savorgnan, principale progettista della fortezza. Il 7 ottobre 1593 venne posata la prima pietra per la costruzione della nuova fortezza e Marc’Antonio Barbaro fu nominato primo Provveditore Generale di Palma. Antica pianta di Palmanova, probabilmente risalente al 1600. Durante il periodo veneto la fortezza fu dotata di due cerchie di fortificazioni con cortine, baluardi, falsebraghe, fossato e rivellini a protezione delle tre porte d’ingresso alla città. Palmanova fu concepita soprattutto come macchina da guerra: il numero dei bastioni e la lunghezza dei lati furono stabiliti in base alla gittata dei cannoni del tempo. Nel 1797 un maggiore austriaco entrò con l’inganno in fortezza e riuscì a conquistare Palmanova, che finì però rapidamente sotto il controllo francese. Dopo la pace di Campoformio Palmanova ritornò nuovamente agli austriaci che la tennero per qualche anno; nel 1805 i francesi rioccuparono la città stellata e in questo periodo fu realizzata la terza cerchia di fortificazioni con le lunette napoleoniche. Nel 1814 Palmanova ritornò agli Asburgo. Durante il dominio austriaco (1815-1866) fu costruito il Teatro Sociale, destinato a diventare fucina di valori risorgimentali: nel 1848 i cittadini della fortezza, con in testa il generale Zucchi, si sollevarono contro gli austriaci, assumendo il controllo della città e subendo un lungo assedio. Nel 1866 Palmanova venne annessa al Regno d'Italia. Durante la Prima guerra mondiale la fortezza fu centro di smistamento e rifornimento per le truppe sull'Isonzo, nonché sede di ospedale da campo; dopo la rotta di Caporetto, Palmanova fu incendiata dalle truppe italiane in ritirata. Alla fine della Seconda guerra mondiale l’Arciprete Giuseppe Merlino fece recedere i tedeschi in ritirata dalla decisione di far brillare i depositi di munizioni ed esplosivi, operazione che avrebbe probabilmente causato la distruzione di gran parte della città. Con Decreto del Presidente della Repubblica nel 1960 Palmanova fu proclamata “Monumento Nazionale”.  (fonte Wikipedia)
 
Descrizione per il Visitatore: la città di Palmanova è bella e unica per caratteristiche e disposizione; raccolta dentro le sue mura ospita volentieri il visitatore. Non ci sono, normalmente, grossi problemi di parcheggio e lo sviluppo della visita è semplice e non richiede particolari attenzioni.
Palmanova si raggiunge agevolmente sia in autostrada che tramite le statali; per chi utilizza l'autostrada all'uscita del casello si svolta a sinistra e dopo qualche centinaio di metri si entra, attraverso una delle porte fortificate, all'interno della città. Entrando non si ha la percezione della configurazione stellare ella città; si percepisce chiaramente che la città è cambiata e sta cambiando passando da fortezza militare, con un tessuto economico e sociale che viveva da sempre a supporto della struttura militare, a città che deve vivere delle sue bellezze.
Ci sono molti angoli dismessi (tipicamente di origine militare) che segnalano il degrado legato al cambiamento; ma molti sono stati rimessi a posto da poco dando un quadro nuovo agli angoli della città.
La tranquillità regna in tutti gli angoli e anche il visitatore è portato a parlare sottovoce per rispettare la quiete; l'asse viario complessivo rispecchia la forma stellare; lungo tutte le strade è possibile parcheggiare prestando attenzione alle aree contrassegnate.
La parte sicuramente più bella che colpisce è la bellissima piazza principale, Piazza Grande, su cui si affacciano molti edifici di pregevole fattura degni di attenzione; tra questi c'è il Duomo monumentale che è bello e merita una visita accurata. C'è poi anche il Civico Museo Storico che con semplicità raccoglie e permette di vedere cimeli storici dalla fondazione fino alla seconda guerra mondiale che ha visto questi territori martoriati dagli eventi bellici.
Sulla Piazza Grande si affacciano diversi locali dove è possibile soffermarsi sia per un buon caffè che per un pranzo potendo, con tranquillità, avere ristoro godendosi il paesaggio intorno. Pregevoli le tre porte di accesso alla città, le polveriere napoleoniche e la caserma Montesanto
 
Visita per : tutti
Costi: solo il parcheggio e le entrate
Indicazioni per la visita: si consiglia di utilizzare l'auto solo per fare un giro del perimetro esterno della mura (non sempre la strada è a ridosso ma si riesce comunque un'idea della conformazione fortificata della città); una volta parcheggiato è possibile agevolmente girare la città sia a piedi che in bicicletta.
Tempo di visita /abbigliamento/varie: i tempi di visita sono condizionati dalla volontà, o meno, di visitare i monumenti presenti; normalmente una mezza giornata consente una visita tranquilla con la possibilità di esplorare bene sia i monumenti che gli angoli della città.
 
Il Monumento e il territorio: Palmanova si trova in una piana collegata agevolmente sia verso le coste adriatiche sia verso i monti della Carnia sia verso località bellissime come: Udine, Trieste e Venezia ..per citarne alcune. La viabilità è ben sviluppata e consente di raggiungere rapidamente le destinazioni, se si ha fretta, o, scegliendo percorsi alternativi, di transitare attraverso ampi spazi verdi coltivati e piccoli centri dove è possibile fermarsi e riossigenarsi.
Zona di ottimi vini e insaccati consente di poter trovare agevolmente momenti e luoghi di ristoro in cui poter apprezzare anche i prodotti tipici del territorio.
 
Fotogallery:
       

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