Monumento: Cattedrale Duomo di Santa Maria Santissima - Enna

← indietro
 
Indirizzo : Via Roma, 441, Enna
Riferimenti: tel. 0935 500940
Sito web: http://www.webdiocesi.chiesacattolica.it/
Legge di istituzione: Regio Decreto - 20 ottobre 1942 - n. 1283 - GU 270-1942
 
Proprietà:
Descrizione Storico Artistica: Il Duomo di Enna, dedicato a Maria Santissima della Visitazione, è la chiesa madre di Enna nonché monumento nazionale e luogo di pace dell' Unesco dal 2007. Esso è tra le maggiori espressioni d'arte nella provincia di Enna e della regione siciliana. Il Duomo sorge nel centro storico della città, salendo la storica via Roma e si trova a circa 500 metri dal Castello di Lombardia . Esso si getta ,con la sua maestosa facciata campanaria su una piccola piazza, definita Piazza Duomo, circondata dalla canonica e da altre architetture settecentesche e si affaccia su Piazza Mazzini, della quale occupa interamente il lato nord. Esso rappresenta probabilmente la massima espressione artistica della provincia, grazie alla grandezza, alla vastità e alla pregevolezza delle opere custodite, tra cui affreschi del Borremans e all'affascinante fondersi di stili diversi, come il portale laterale barocco. Il Duomo è, infine, il culmine delle spettacolari celebrazioni della suggestiva Settimana Santa di Enna e delle celebrazioni patronali della Madonna della Visitazione. Il Duomo di Enna è uno dei maggiori esempi di architettura ecclesiastica medievale presenti in Sicilia: costruito nel Trecento e profondamente rinnovato circa due secoli dopo, presenta imponenti colonnati corinzi, tre navate e tre absidi, pregiate tele e lampadari, e una maestosa facciata con torre campanaria, che svetta su tutta la città, la cui campana è di mole impressionante in proporzione alla grandezza della città. La chiesa, intestata alla Celeste Patrona della città, è stata eretta sulle rovine del Tempio di Proserpina,di cui rimane parte dell'arcata centrale del tempio ,nella parte absidale esterna, nel 1307, per ordine di Eleonora d'Angiò, moglie di Federico III d'Aragona e fervente devota della Madonna, per la nascita di Pietro, loro figlio. Il luogo scelto per la sua edificazione fu un piano fuori dalle mura del castello (che di lì a poco verrà anche esso i restaurato) dove, secondo un’antica tradizione ennese, preesisteva un’antica chiesa della città, chiamata S. Maria Maiuri, in avanzato stato di degrado, che sorgeva in quel luogo sacro sin dal V sec. d.C. sui resti del tempio pagano dedicato a Proserpina. Chiesa celebre che aveva dato ai Musulmani, che avevano occupato Castrogiovanni, negli anni che vanno dall’88’ al 1100, l’estro per edificare la loro moschea “di frunti at la prima chiesa di li cristiani, chiamata di Santa Maria Maiuri” (precisamente nel luogo dove ancora oggi si trova la chiesa di S. Michele Arcangelo) e di innalzare il minareto, più alto della Matrice cristiana, per dar modo al Muezzin di far sentire le lodi di Allah. Con questo pretesto si volle costruire un edificio con un'alta torre campanaria . Costruita in pure forme gotiche, nel 1446 un grave incendio la distrusse tutta tranne un'abside e una parte del fianco destro. Così papa Eugenio IV indisse un Giubileo della durata di 7 anni per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione dell'importante edificio di culto. A causa dell'insufficienza di denaro raccolto il re Alfonso d'Aragona vendette varie terre e con il ricavato riuscì a ricostruire la chiesa nel XVI secolo. Nei secoli successivi la cattedrale subì un crollo nel colonnato della navata centrale, altra occasione questa per rinnovare stilisticamente l'edificio, con l'intervento del Gagini, famoso maestro rinascimentale. La torre campanaria, inizialmente di faraoniche dimensioni, cedette nel Seicento e fu così di nuovo innalzata, slanciata e maestosa. La chiesa fu originariamente dedicata alla Vergine Assunta. Dal 1412 fu votata al titolo della Visitazione di Maria. (fonte Wikipedia)
 
Descrizione per il Visitatore:
 
Visita per :
Costi:
Indicazioni per la visita:
Tempo di visita /abbigliamento/varie:
 
Il Monumento e il territorio:
 
Fotogallery:
       

← indietro